Stiamo vivendo un momento alquanto particolare, ed è per questo motivo che vorrei cercare di regalare pochi minuti di leggerezza.
Arte e poesia sono "ingredienti" utili a questo scopo.
I musei di tutta Italia si stanno organizzando in modo da rendere possibile online uno speciale percorso di conoscenza delle proprie opere.
Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona , sito nella Mole Vanvitelliana costruita nel settecento, ha opere tattili, cioè da toccare, a cui possono accedere sia le persone non vedenti,sia ipovedenti ma anche chi non ha problemi di vista.
Opere da ammirare come ad esempio : la Lupa capitolina, la Pietà di Michelangelo, il Colosseo, e poi sculture contemporanee.
In questo periodo di chiusura dei musei è possibile conoscere tutto ciò sulle pagine dei social.
Tra le sculture troviamo "L'ala del mondo" di Loreno Sguanci,una scultura in legno da toccare ed odorare. Disse l'artista :
“pertanto avverto, modellando l’opera, di modellare me stesso. Sento che
le mani corrono e accarezzano le superfici permettendomi di aderire con
il cuore a quei piani, a quel volume, al segno inciso”.
E sulla pagina di facebook, unita alla descrizione di questa opera c'è la bellissima poesia di Neruda dal titolo "Profumo di legna":
Tardi
con le stelle aperte nel freddo
aprii la porta.
Il mare
galoppava
nella notte.
Come una mano
dalla casa oscura
uscì l’aroma
intenso
della legna custodita.
L’aroma era visibile
come
se l’albero fosse vivo.
Come se ancora palpitasse.
Visibile
come una veste.
Visibile
Come un ramo spezzato
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sabato 21 marzo 2020
sabato 14 marzo 2020
Il Cristo velato e il Cristo rivelato
Nella Cappella di Sansevero a Napoli è conservata l' opera del Cristo velato, realizzata dallo scultore Giuseppe Sanmartino.
La Cappella è stata costruita nel 500 e trasformata con un processo di ampliamento nel 1613 e nel 1700 fu completamente reinventata dal principe di San Severo,Raimondo di Sangro.
Il mausoleo consta di 4 cappellle laterali, in cui le statue rappresentano le virtù dell'uomo massonico.
Nel 2013 è stato realizzato un percorso tattile che include il Cristo velato ed i bassorilievi della Pudicizia e del Disinganno.
Le persone non vedenti possono toccare il viso, le spalle, il costato, i piedi accanto ai quali sono riposti il cilicio e le tenaglie, simboleggianti il martirio.
La Pudicizia è un bassorilievo ricoperto da un velo, con lo sguardo perso nel tempo, l'opera è stata realizzata dallo scultore Antonio Corradini e probabilmente rappresenta Iside, dea della sapienza.
Sulla base è stato realizzato l'episodio del Vangelo in cui Maria Maddalena incontra Gesù risorto, scambiandolo per un giardiniere, e quando cerca di toccarlo, Lui la ferma dicendole che non è ancora giunto il momento.
La Verità è ancora velata, è necessario un percorso di conoscenza per poterla scoprire, le tappe sono difficili e non alla portata di tutti.
Il Disinganno è un'opera dello scultore Francesco Queirolo, che l'ha dedicata al padre.
Raffigura l'uomo che cerca di liberarsi dall'ignoranza e dalle tentazioni mondane, con l'aiuto di un piccolo genio alato, alla luce della conoscenza della Bibbia.
Sulla base è rappresentato l'episodio in cui Gesù restituisce la vista ad un cieco.
Il Cristo rivelato è la copia del Cristo velato, realizzata dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri.
L'aggettivo ri-velato significa velato per la seconda volta e rivelato ai non vedenti .
La scultura è stata realizzata da un blocco di marmo ed è perfettamente identica all'originale.
L'artista afferma che pensiero ed azione possono diventare inscindibil, il vero scultore è colui che sa trasferire la profondità del pensiero nell'immagine, quell'immagine che, se anche non la puoi vedere, la puoi sognare.
La Cappella è stata costruita nel 500 e trasformata con un processo di ampliamento nel 1613 e nel 1700 fu completamente reinventata dal principe di San Severo,Raimondo di Sangro.
Il mausoleo consta di 4 cappellle laterali, in cui le statue rappresentano le virtù dell'uomo massonico.
Nel 2013 è stato realizzato un percorso tattile che include il Cristo velato ed i bassorilievi della Pudicizia e del Disinganno.
Le persone non vedenti possono toccare il viso, le spalle, il costato, i piedi accanto ai quali sono riposti il cilicio e le tenaglie, simboleggianti il martirio.
La Pudicizia è un bassorilievo ricoperto da un velo, con lo sguardo perso nel tempo, l'opera è stata realizzata dallo scultore Antonio Corradini e probabilmente rappresenta Iside, dea della sapienza.
Sulla base è stato realizzato l'episodio del Vangelo in cui Maria Maddalena incontra Gesù risorto, scambiandolo per un giardiniere, e quando cerca di toccarlo, Lui la ferma dicendole che non è ancora giunto il momento.
La Verità è ancora velata, è necessario un percorso di conoscenza per poterla scoprire, le tappe sono difficili e non alla portata di tutti.
Il Disinganno è un'opera dello scultore Francesco Queirolo, che l'ha dedicata al padre.
Raffigura l'uomo che cerca di liberarsi dall'ignoranza e dalle tentazioni mondane, con l'aiuto di un piccolo genio alato, alla luce della conoscenza della Bibbia.
Sulla base è rappresentato l'episodio in cui Gesù restituisce la vista ad un cieco.
Il Cristo rivelato è la copia del Cristo velato, realizzata dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri.
L'aggettivo ri-velato significa velato per la seconda volta e rivelato ai non vedenti .
La scultura è stata realizzata da un blocco di marmo ed è perfettamente identica all'originale.
L'artista afferma che pensiero ed azione possono diventare inscindibil, il vero scultore è colui che sa trasferire la profondità del pensiero nell'immagine, quell'immagine che, se anche non la puoi vedere, la puoi sognare.
giovedì 12 marzo 2020
Tenendo per mano il sole,Maria Lai
“Ero
analfabeta, ma piena di favole”
Maria Lai
era un’artista sarda, che lavorava su telaio e sulle sue tele cucite raccontava
l’Italia dopo la seconda Guerra mondiale.
Diceva : “
Un paese che si consola con le favole ed i versi , che imprime nella mente per conservarne il ricordo”.
Tenendo per
mano il sole è il titolo della sua prima favola cucita, la più famosa e che è possibile ritrovare in forma tattile
presso la mostra “Ascoltare la materia” al Maxxi di Roma, un percorso diviso in cinque sezioni :
- Cucire
e ricucire, in cui Maria Lai abbandona il disegno in favore di materiali
solidi;
- Giocare
e raccontare , l’arte intesa come divertimento per gli adulti;
- Oggetto
paesaggio , ad esempio sculture di libri;
- Immaginare
l’altrove, mappe concrete e fantastiche di mondi inediti;
- Incontrare
e partecipare, funzione salvifica dell’arte, per la collettività. Al suo interno la grande
opera “Come legarsi alla montagna”, esperimento di arte relazionale, ispirato
ad una leggenda sarda.
“L’uomo ha bisogno di mettere insieme il visibile e
l’invisibile, perciò elabora fiabe, leggende, feste, canti,arte”.
Dal web:
“I libri cuciti di Maria Lai sono pagine di
stoffa che ricordano i volumi senza parole sfogliati dai santi nei quadri del
XVII secolo. Le righe del ricamo, il cui ritmo è rappreso in nodi di filo da
cucito aggrovigliato, e le parole hanno l’andamento di una partitura musicale.
Il cucito, un’attività umile e domestica tradizionalmente assegnata al genere
femminile, è coniugato con il libro, emblema dell’autorità del testo e del
sapere occidentale in cui la donna ha avuto un ruolo subalterno. La parola e la
scrittura sono una forma del potere, detentore dell’interpretazione e delle
letture impartite, che Maria Lai nega con questa ribellione gentile e
silenziosa. In questi volumi di stoffa si tramanda un canto che resta chiuso al
tentativo di decifrarlo per trarne il significato; che non si deve
interpretare, perché l’interpretazione è una presa di possesso che esclude i
sensi molteplici che un simbolo reca in sé. A volte non si riesce a sfogliarne
le pagine, perché i fili che si ingarbugliano le tengono chiuse. Sono timidi,
non enunciano: suggeriscono, evocano, bisbigliano.
I “Silenzi” della Lai, evocati dalla Ciusa nella
sua narrazione rigorosa nell’analisi e nello studio dei documenti originali e
inediti, sono queste pause di parole e di peso che invadono lo spazio dell’arte
per intensificare la ricerca. Anche quella mitografica locale e la riflessione
profonda che Maria Lai conduce sulla memoria collettiva radicata nel territorio
di appartenenza, antropizzato o naturale, pongono questa artista al livello
della più famosa Land Art americana”
giovedì 5 marzo 2020
Hastag cultura accessibile (#culturaccessibile)
La cultura è molto importante per tutti, è la parte essenziale del nostro bagaglio di
conoscenza, e lo arricchisce, aiutandoci ad apprendere quale sia stato il
cammino dei popoli attraverso l’arte, che con il fascino misterioso delle sue opere , ci consente di vivere emozioni
antiche.
Quante volte di fronte ad un quadro si rimane estasiati e
ciò ci spinge a voler conoscere la storia privata dell’artista, il motivo che
lo ha spinto ad immortalare un paesaggio, un momento di vita quotidiana, una
persona cara, affinchè le emozioni
provate possano rimanere impresse dentro
di noi.
Toccare con mano oggetti o linee di un paesaggio per coglierne i particolari,
soprattutto da parte di coloro che devono necessariamente affidarsi al tatto, poiché non vedono, è possibile grazie ai musei tattili che hanno
realizzato progetti includenti percorsi
accessibili a tutti.
La cultura diventa così senza barriere, è aperta a tutti, tutti ne possono usufruire.
La cultura diventa così senza barriere, è aperta a tutti, tutti ne possono usufruire.
In questi giorni i musei sono chiusi a causa dell’allarme
coronavirus, ma su iniziativa del museo tattile di Varese è partita su twitter
una sfida, con l’hastag #museichiusimuseiaperti
, che consente di visitare virtualmente alcuni musei che hanno aderito e
conoscerne le meraviglie appartenenti ad ognuno di loro.
mercoledì 4 marzo 2020
Musei tattili : Gli animali da toccare
Dal primo gennaio di quest’anno fino al 31 dicembre al Musei civico di
zoologia di Roma, nell’ambito dei progetti di accessibilità denominati “Musei
da toccare” , ci sarà un nuovo evento intitolato “Gli animali a portata di mano”,
un percorso tattile-sensoriale rivolto alle persone non vedenti.
Ci sono modelli tridimensionali, riproduzioni in scala,
reperti zoologici, accanto ad ognuno sono posti dei pannelli tattili in braille, con descrizioni e gli
specifici QRcode.
Il percorso si snoda
lungo le varie sale, nella prima le esposizioni riguardano i meccanismi di
riproduzione delle varie specie animali, i principi che stanno alla base delle
biodiversità, poi nelle altre sale i sistemi di comunicazione degli animali tramite
emissione di suoni e di odori, e poi le descrizioni dei grandi vertebrati ed
invertebrati .
Un meraviglioso viaggio alla scoperta degli animali, delle
loro caratteristiche comportamentali , il tutto reso possibile tramite un sistema multimediale come il touch screen, ad esempio per i canti di
uccelli, mammiferi ,anfibi.
Il percorso è promosso da Roma capitale ,l’Assessorato alla crescita
culturale-Sovraintendenza ai beni culturali, e reso possibile grazie allo staff
del Museo assieme all’Istituto S.Alessio,la Cooperativa di Educazione e
mediazione scientifica Myosotis ed i servizi museali di Zetema , progetto
cultura.
Per info si può telefonare allo 0667109270,oppure allo
060608,oppure si può scrivere a info@museodizoologia.it
Il Museo civico di zoologia è in via Ulisse Aldobrandi, Roma,
è aperto tutti giorni dalle ore9 alle ore 19, giorno di chiusura :lunedi.
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