Nella Cappella di Sansevero a Napoli è conservata l' opera del Cristo velato, realizzata dallo scultore Giuseppe Sanmartino.
La Cappella è stata costruita nel 500 e trasformata con un processo di ampliamento nel 1613 e nel 1700 fu completamente reinventata dal principe di San Severo,Raimondo di Sangro.
Il mausoleo consta di 4 cappellle laterali, in cui le statue rappresentano le virtù dell'uomo massonico.
Nel 2013 è stato realizzato un percorso tattile che include il Cristo velato ed i bassorilievi della Pudicizia e del Disinganno.
Le persone non vedenti possono toccare il viso, le spalle, il costato, i piedi accanto ai quali sono riposti il cilicio e le tenaglie, simboleggianti il martirio.
La Pudicizia è un bassorilievo ricoperto da un velo, con lo sguardo perso nel tempo, l'opera è stata realizzata dallo scultore Antonio Corradini e probabilmente rappresenta Iside, dea della sapienza.
Sulla base è stato realizzato l'episodio del Vangelo in cui Maria Maddalena incontra Gesù risorto, scambiandolo per un giardiniere, e quando cerca di toccarlo, Lui la ferma dicendole che non è ancora giunto il momento.
La Verità è ancora velata, è necessario un percorso di conoscenza per poterla scoprire, le tappe sono difficili e non alla portata di tutti.
Il Disinganno è un'opera dello scultore Francesco Queirolo, che l'ha dedicata al padre.
Raffigura l'uomo che cerca di liberarsi dall'ignoranza e dalle tentazioni mondane, con l'aiuto di un piccolo genio alato, alla luce della conoscenza della Bibbia.
Sulla base è rappresentato l'episodio in cui Gesù restituisce la vista ad un cieco.
Il Cristo rivelato è la copia del Cristo velato, realizzata dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri.
L'aggettivo ri-velato significa velato per la seconda volta e rivelato ai non vedenti .
La scultura è stata realizzata da un blocco di marmo ed è perfettamente identica all'originale.
L'artista afferma che pensiero ed azione possono diventare inscindibil, il vero scultore è colui che sa trasferire la profondità del pensiero nell'immagine, quell'immagine che, se anche non la puoi vedere, la puoi sognare.
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